Il caprifoglio, o Lonicera, è una pianta con un fusto volubile e molto ramificato, che si attorciglia a qualunque sostegno. I fiori, bianchi, gialli, arancioni o rossi secondo la varietà, sbocciano da maggio e per tutta l’estate creando un magnifico contrasto col verde intenso delle foglie. Delicatamente profumati inondano con la loro fraganza tutto il giardino o il terrazzo.
UTILIZZO
I rami, dalla rapida crescita (anche 1 metro e mezzo l’anno) non sono autoportanti ma hanno bisogno di un sostegno a cui si attorcigliano saldamente. Possono essere utilizzati in giardino e in terrazzo per rivestire muri, colonne, archi e per coprire pareti dove possono raggiungere anche otto metri di altezza e quattro di larghezza. Il caprifoglio, se coltivato in vaso, necessita vasche profonde almeno 40 cm. Crea ottimi accostamenti con falso gelsomino e passiflora, insieme ai quali ricopre fittamente grigliati e pergole, anche in terrazzo. In questo caso si può utilizzare una fioriera di 80/100 cm, larga e profonda almeno 40 cm dove possiamo inserire due piante.
TERRENO ESPOSIZIONE E RUSTICITA’
Il caprifoglio vive bene in vari tipi di terreno, anche se preferisce quelli ben drenati. L’esposizione ideale è a pieno sole, ma può essere coltivato anche a mezz’ombra o addirittura all’ombra completa, anche se ciò si ripercuote sulla fioritura che sarà più tardiva e meno abbondante. La lonicera è una pianta rustica che troviamo in tutta Italia, dalle località ventose a quelle marine fino alle zone di montagna, almeno fino ai mille metri di altezza, in grado di resistere a temperature anche di -10/-20°C.
PIANTAGIONE
La messa a dimora di una pianta di caprifoglio non è diversa da quella di qualsiasi altra pianta rampicante.
Prima di tutto occorre scavare una buca con larghezza e profondità doppia rispetto al diametro del vaso. Quindi si riempie parzialmente la buca con una miscela di terra, terriccio universale da giardino di ottima qualità e concime organico a lenta cessione. Inseriamo quindi la pianta avendo cura che la zolla sia ricoperta da un paio di centimetri di terra e riempiamo completamente con la miscela necessaria, effettuando una leggera pressione tutto intorno alla pianta in modo da compattare il terreno e non lasciare vuoti. Infiamo quindi innaffiare abbondantemente, soprattutto nei mesi caldi, per compattare il terreno e far arrivare l’acqua alle radici.
COLTIVAZIONE
Le giovani piante hanno bisogno dell’apporto di elementi nutritivi per cui è bene somministrare a fine inverno e all’inizio dell’estate un ottimo concime granulare universale a lenta cessione. Le piante coltivate in vaso avranno bisogno di più cicli annui di concimazione: si consiglia di fornire concime universale granulare a lenta cessione da febbraio a ottobre.
Le piante giovani richiedono regolari irrigazioni in primavera e estate o comunque quando il terreno è secco, poi diventano più autosufficienti. Le piante coltivate in vaso vanno innaffiate regolarmente quando il terriccio è secco e in maniera sufficiente da bagnare tutte le radici, senza far ristagnare l’acqua nel sottovaso per evitare il marciume radicale.
POTATURA
Al momento della messa a dimora del caprifoglio non occorre effettuare alcuna potatura. Negli anni successivi saranno invece necessari uno o due interventi l’anno tesi a contenere la crescita e a dare alla pianta una forma più ordinata.
La potatura principale va effettuata nel mese di febbraio o dopo la fioritura. Si elimineranno tutti i rami secchi, deboli o danneggiati e si taglieranno i vecchi rami dando la forma desiderata.